Il Lago di Garda è una delle destinazioni turistiche più amate in Italia, grazie alla sua bellezza naturale, al clima mite e alla varietà di attività che offre. In un territorio così affascinante, molti proprietari di appartamenti, ville e case vacanze decidono di affidare la gestione dei loro immobili per gli affitti brevi e turistici. Queste strutture, con le loro caratteristiche uniche, attraggono visitatori da tutto il mondo, desiderosi di vivere un'esperienza esclusiva in uno dei luoghi più suggestivi del paese.
Tuttavia, a partire da gennaio 2025, l’intero settore degli affitti brevi è stato coinvolto da nuove normative più stringenti, con l'introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), che impone obblighi specifici per tutti gli host. Se da un lato questo garantisce maggiore trasparenza e sicurezza, dall'altro impone ai gestori delle strutture una serie di adempimenti burocratici che non possono essere ignorati.
Vediamo insieme che cos’è il CIN, come si ottiene, perché è importante e quali sanzioni rischiano gli host che non adempiono a questa nuova normativa.
La Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR) è un sistema digitale istituito dal Ministero del Turismo, finalizzato a raccogliere tutte le informazioni riguardanti le strutture ricettive italiane (come hotel, bed & breakfast, affittacamere, campeggi, etc.). L’obiettivo di questa piattaforma è garantire trasparenza e qualità nel settore turistico, consentendo a turisti e operatori di avere accesso a informazioni verificate sulle strutture ricettive. Ogni struttura che vuole operare deve essere iscritta al sistema, ed è qui che entra in gioco il CIN.
Il CIN (Codice Identificativo Numerico) è un codice univoco e identificativo che ogni struttura ricettiva /proprietario/gestore di un affitto breve deve ottenere al momento della registrazione nella BDSR e applicare all’annuncio di affitto. Questo codice ha lo scopo di identificare in modo esclusivo ogni struttura sul territorio italiano e garantire che sia legalmente registrata e conforme alle normative turistiche. Il CIN è fondamentale sia per gli operatori del settore che per i turisti, poiché facilita la consultazione e la verifica dell’autenticità della struttura. Questo codice consente alle autorità competenti di monitorare gli affitti brevi in modo centralizzato, semplificando il processo di controllo e verifica, e garantendo che gli host rispettino tutte le normative fiscali e amministrative.
Per ottenere il CIN, i gestori di una struttura ricettiva devono prima registrarsi al portale ufficiale della BDSR all'interno del sito del Ministero del Turismo, compilando un modulo con tutti i dati richiesti, tra cui:
Una volta completata la registrazione e verificati i dati, la struttura riceverà il CIN che dovrà essere esposto in modo visibile per garantire la trasparenza verso i turisti e le autorità competenti.
Ogni struttura deve esporre il CIN in modo visibile all’interno e all’esterno della struttura stessa, come previsto dalla normativa. Il codice va inserito nei documenti ufficiali di prenotazione, nei contratti con i clienti e, in alcuni casi, anche sul sito web o nelle piattaforme di prenotazione online, in modo che sia facilmente accessibile. Come abbiamo detto prima, CIN è essenziale anche per la gestione e la verifica della struttura da parte delle autorità competenti, come il Ministero del Turismo, che lo utilizza per monitorare la registrazione e la conformità delle strutture ricettive alle normative vigenti.
Il CIN (Codice Identificativo Numerico) è obbligatorio per tutte le strutture ricettive italiane in quanto costituisce uno strumento di regolarizzazione e monitoraggio del settore turistico. La sua introduzione è stata voluta dal Ministero del Turismo per garantire che tutte le strutture operanti siano ufficialmente registrate e conformi alle normative, aumentando la trasparenza e la qualità dell’offerta turistica.
L’obbligo del CIN ha un impatto significativo sia per i gestori delle strutture che per i turisti. Per i gestori, esso rappresenta una condizione di legittimità e un mezzo per operare legalmente nel mercato turistico. Per i turisti, il CIN è una garanzia di affidabilità, poiché consente di verificare che la struttura sia correttamente registrata e che rispetti le normative in materia di sicurezza, igiene e qualità del servizio.
Inoltre, il CIN permette un monitoraggio centralizzato delle strutture, facilitando l’accesso a informazioni precise e tempestive sia per i turisti che per le autorità competenti.
Il termine per richiedere il CIN era fissato al 1° gennaio 2025. Questa data rappresenta il limite entro cui le strutture ricettive dovevano allinearsi alla nuova normativa, che garantisce l’uniformità delle regole a livello nazionale. Dal 2 gennaio 2025, le strutture che non avranno ottenuto, esposto o pubblicato il CIN saranno soggette a sanzioni.
L’assenza del CIN comporta delle sanzioni per i gestori delle strutture ricettive. Secondo le normative vigenti, chi non si iscrive alla Banca Dati delle Strutture Ricettive e non ottiene il CIN rischia multe significative e, in alcuni casi, la sospensione o la revoca dell’attività. Le sanzioni possono variare a seconda della gravità della violazione, ma generalmente comprendono:
Multe amministrative: Le strutture non registrate o senza CIN possono essere multate con importi che variano a seconda del tipo di struttura e della durata dell'infrazione.
Revoca dell'autorizzazione: In caso di mancata registrazione e di persistente operatività senza CIN, le autorità competenti possono decidere di revocare l’autorizzazione a operare come struttura ricettiva.
Blocchi o restrizioni alla pubblicità: Le strutture non in regola potrebbero anche subire restrizioni nell’utilizzo di piattaforme di prenotazione online, che richiedono il CIN per permettere la pubblicazione delle offerte.
L’obbligo di registrazione e l’attribuzione del CIN sono quindi misure di garanzia sia per la qualità del servizio che per la sicurezza del settore, rendendo il rispetto di questa normativa fondamentale per la regolarità delle strutture ricettive.
Nel settore degli affitti brevi, il check-in in presenza è fondamentale per rispettare le normative di sicurezza e garantire la registrazione accurata degli ospiti. Questo processo include la verifica dei documenti d’identità, la raccolta delle informazioni necessarie per la Banca Dati delle Strutture Ricettive e la fornitura di tutte le informazioni utili per il soggiorno. La presenza di un operatore assicura che ogni passaggio venga effettuato correttamente e consente di rispondere a eventuali domande o necessità degli ospiti al loro arrivo.
Tuttavia, sebbene il check-in in presenza sia essenziale per la registrazione iniziale, l’introduzione delle smart lock offre un notevole vantaggio per gestire alcune situazioni particolari che potrebbero sorgere durante il soggiorno.
Le smart lock sono dispositivi elettronici che consentono agli ospiti di accedere alle stanze in modo autonomo, utilizzando smartphone, codici numerici o carte RFID. Questi sistemi diventano particolarmente utili in due circostanze comuni.
La prima riguarda i ritardi nei trasporti, come voli o treni che arrivano in ritardo. In questi casi, gli ospiti possono arrivare a tarda notte o in orari non compatibili con gli orari del check-in tradizionale. Le smart lock consentono loro di accedere alla struttura e alla stanza in modo autonomo, senza dover aspettare l’intervento del personale.
La seconda riguarda la necessità di manutenzione interna alla struttura. Se durante il soggiorno è necessario eseguire lavori di manutenzione (ad esempio, una riparazione urgente o la sostituzione di attrezzature) e gli ospiti sono fuori per attività turistiche o per visitare le attrazioni locali, come nel caso del Lago di Garda, la smart lock permette ai tecnici di entrare nell’alloggio senza disturbare gli ospiti. Questo consente alla struttura di mantenere la qualità del servizio senza interrompere il soggiorno dell’ospite, che può continuare a godersi la sua giornata lontano dalla camera.
In sintesi, se il check-in in presenza resta imprescindibile per la registrazione e la verifica iniziale, le smart lock offrono una soluzione pratica e flessibile che migliora l’esperienza dell'ospite durante il soggiorno, consentendo accessi autonomi in caso di ritardi o quando è necessaria una manutenzione senza interrompere il tempo libero degli ospiti.
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Prima di tutto, la loro capacità di anticipare le normative e di adattarsi tempestivamente ai cambiamenti legislativi, come l'introduzione del CIN, ha reso il nostro rapporto ancora più solido e vantaggioso. Non solo sono in grado di gestire le proprietà con la massima efficienza, ma garantiscono anche un alto livello di sicurezza, con il check-in in presenza e l’uso delle smart lock per una maggiore flessibilità e autonomia degli ospiti. La loro proattività e il continuo aggiornamento sulle normative rendono BGL un partner ideale per chi desidera affittare la propria proprietà senza preoccupazioni. Grazie alla loro esperienza consolidata, i nostri clienti possono essere certi che il loro investimento sarà valorizzato al meglio, ottenendo risultati positivi in termini di occupazione e redditività.
L’introduzione dell’obbligo del CIN segna un cambiamento importante nel panorama degli affitti brevi in Italia. Sebbene le normative possano sembrare complesse, l’adeguamento è fondamentale per evitare sanzioni e garantire una gestione trasparente e sicura delle strutture. L’uso di smart lock e la garanzia di un check-in in presenza sono altrettanto essenziali per rispondere alle nuove esigenze degli ospiti e per offrire un servizio all’altezza delle aspettative. Con partner come Booking Garda Lake, che già implementavano queste soluzioni prima che diventassero obbligatorie, gli host sul Lago di Garda possono navigare nel nuovo quadro normativo con maggiore serenità, sapendo di poter contare su un supporto esperto e proattivo.
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